sabato 18 giugno 2011





























E siamo arrivati nientedimeno che al 5 di Giugno senza riga scrivere ( parola proferire) da oltre una settimana prima delle elezioni. Che staggiata n’ti dènti, ragazzi! I là buttati giù tutti eh?!
Personalmente sono soddisfatto ( ci è andata bene ) anche se per alcuni nomi della lista mi dispiace e, anche se, PERO’, potevano fare a meno di cavalcare un ronzino! In questo paese non c’è il senso della misura! Anche questo passerà alla storia. E a proposito di storia, forse non tutti sanno che un nostro compaesano, tale Glauco Taccaliti, ha pubblicato un libro sulla vita di Carlo Maratti ( che coinvolge anche quella dei compaesani del tempo) e lo ha pubblicato sotto l’egida dell’Archivio di Stato di Ancona. Con tanto di presentazione e rinfresco.
Non so se mi spiego: non sono tanti ad essere accettati dall’Archivio di Stato per pubblicare studi!

E se lo è pagato, sperando nelle vendite, il piacere della pubblicazione. In verità ha fatto una parte alla cassa Rurale ed Artigiana locale, la NOSTRA banca ma questa pare non avesse 6.000 euri per la stampa di uno studio così profondo e articolato da fare invidia al miglior scrittore di storia nostrana. E, per la prima volta, carta canta, villan dorme, con tanto di documenti tradotti.
La Storia si fa con i documenti, non con le chiacchiere o con il lavoro altrui ( cosa che qui a Camerano, e non solo, succede molto spesso; sono tanti quelli che hanno attinto alla fonte di informazione altrui senza degnarsi nemmeno di ringraziare i veri autori o i veri ricercatori di materiale storico!!). E ci prendono anche i quattrini, sti furbacchioni!
Quante volte il buon Glauco “s’è tirat’ su la parnanza p’ndà a purtà i fiòli-n’t-l’ grott’ o su a véd’ l’urlògg’” attenzione: p’ndà si lègge pindà senza la i, mentre urlògg’ si legge con la g di iggio senza le vocali !!  Scusate se con la fonetica non sono un asso ma abbiamo in corso un serio studio del nostro dialetto e della sua pronuncia e ancora non siamo pronti al cento per cento. Intanto ci accontentiamo! Anzi, se qualcuno, come è già successo per le fotografie, volesse aiutarci, noi siamo qui, pronti a ringraziare.
E andiamo avanti nelle novità:
Raccolta differenziata altrimenti chiamata “Porta a Porta”. Premesso che è il raggiungimento del massimo del senso civico nella questione rifiuti, un conto è la teoria, uno la pratica e anche qui, se non c’è educazione e buon senso e MOTIVAZIONE, il risultato sarà sempre un disastro! E veniamo al perché: siccome il discorso raccolta rifiuti è un grande business e quindi i guadagni sono lauti, anzi, lautissimi, per “convincere” la gente, molta della quale ancora butta le cartacce per terra, nonché per premiare sensibilmente coloro che aderiscono alla differenziazione dei rifiuti, sarebbe stato bene scegliere di azzerare per i cittadini i costi di gestione. Togliere la tassa rifiuti e organizzarsi per far diventare la raccolta un affare per il nostro Comune. Facciamo sempre in tempo, sapete, basta frequentare più assiduamente il Consiglio Comunale e far visita sempre più spesso al nostro neo eletto sindaco .Anche perché, per ottemperare a quanto prescritto per la consegna della differenziata, tocca separare  le sostanze, lavare ben bene i contenitori e quindi sopportare dei costi. E’ davvero uno spettacolo deprimente la vista di quei tanti secchi oggi marrone, domani bianchi che vengono posti davanti casa molto prima della raccolta e ritirati come minimo la sera, quando la gente torna dal lavoro. E poi non è igienico! Come si può immaginare di lasciare fuori casa dei contenitori che poi Riporto dentro non so se puliti o sporchi, se ci ha pisciato o… un cane o un cane a due gambe… come si può organizzare così malamente una raccolta di immondizia? Potremmo confidare nelle capacità organizzative del nuovo sindaco ma questi non ha dimostrato di essere “presente” come assessore ai lavori pubblici. Ce lo scordiamo? Solo negli ultimissimi giorni abbiamo visto qualcosa di lavori pubblici e, per la verità, abbiamo visto molte pezze del tipo “mucca carolina”. Io l’ho sentita come una presa in giro all’intelligenza delle persone; sembrava di essere tornati ai trucchetti della vecchia cara DC, ve lo siete scordato? Che andasse a prendere per il c…. qualcun altro, no?!
Però il problema immondizia resta e va risolto al più presto.
E adesso tocca ai nostri beni culturali:

Questa è la foto del bozzetto di una statua lignea trafugata dalla cappella dell’Ospizio Ceci, non so quanto tempo fa. A dx una brutta foto del Cristo in una nicchia dell’abside risalente , ovviamente, a prima che la statuetta venisse trafugata. Chiunque ne fosse in possesso è vivamente pregato di restituirla; chiunque avesse notizie è pregato di farle conoscere ( magari ai Carabinieri). Lo scultore era Vittorio Morelli, quello che realizzò il monumento a Maratti. Metto la foto di traverso per risparmiare spazio.

Per quanto concerne invece, il mosaico della Madonna giù al Ceci, se aspettiamo ancora un po’, ce lo ritroviamo tutto per terra, tipo puzzle! Adesso sentiremo il Liceo Artistico di Ancona se dispone di ragazzi e attrezzature. Ci sarebbe anche da restaurare un affresco sul retro della casetta , nonché murare un cardine per sorreggere una delle due ante della porta. Se c’è un muratore volenteroso si faccia avanti.
Questo mosaico potrebbe benissimo essere inserito nelle visite alle grotte e alla chiesa dei Frati, non vi pare?
E ci siamo lasciati sfuggire la possibilità concreta di far rimanere in mostra in San Francesco, i reperti archeologici. Che preparazione, i nostri amministratori eh?! E che “input” dall’opposizione!

E adesso due righe per Don Aldo, il nostro bravo parroco che aveva intenzione di riportare per i defunti, i suoni originari delle campane.Gli è stato ricordato diverse volte ma lui si scorda, del resto non è di Camerano.
Le campane erano quattro, una del Comune e quindi ne venivano “tirate” tre, di corde, dal sagrestano.

Da Dino Firmino Menghini, ex sagrestano della parrocchia di Camerano degli anni “60
Morti maschi                         13 tocchi
Morti femmine                      12 tocchi
Agonia 3 distese da 5 minuti cadauna più i tocchi per il morto.

Al momento non trovo l’appunto  delle notizie orali che mi furono date dal buon  Carlo Ridolfi ( Tubo) almeno venti anni fa ma mi pare che lui parlasse anche del numero di “tocchi” per i bambini maschi e femmine.
Intanto, però, si potrebbero modificare i tocchi e ridare vita alle nostre tradizioni. Naturalmente chi ha notizie è invitato a darle. Grazie.
Qui finisce questo numero. Ah! Manca qualcosa sul referendum di domenica, di domani e lunedì. Il discorso è molto serio e importante e non si liquida con un si o un no ma, soprattutto, non si cavalca l’onda antigoverno con questi sistemi. Che ognuno voti, se vuol votare, secondo la propria conoscenza e la propria coscienza.
L’acqua dovrebbe essere garantita e gratuita : noi siamo fatti di acqua, non dimentichiamolo!